Com’eri vestita?

“Ero a scuola per un corso pomeridiano, ero una ragazza introversa e silenziosa. Mi vestivo con maglioni e pantaloni larghissimi, mi nascondevano ed era quello che volevo. Quando sono andata in bagno lui mi ha seguita. Mi ha violentata e mi ha lasciata per terra”.

17 abiti che raccontano 17 storie di donne violate: tute, pigiami, divise da lavoro, maglioni a collo alto che riproducono quelli reali indossati al momento dell’abuso. Un’esposizione che, nella sua essenzialità, vuole essere occasione di riflessione e confronto sul tema della parità di genere per sfatare gli stereotipi e continuare ad aiutare le donne a trovare la forza per liberarsi dalla violenza.

La mostra itinerante COM’ERI VESTITA?, nata per destrutturare i pregiudizi che colpevolizzano le donne vittime di stupro e abusi, approda al LabUM grazie alla preziosa collaborazione con il Centro Antiviolenza “Rompiamo il silenzio” di Massafra. Il progetto nasce nel 2013 da un’idea di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, ed è stato diffuso in Italia dall’Associazione Libere Sinergie, che lo ha riadattato al contesto socio-culturale italiano. Al Sud, e precisamente in Puglia, la mostra è arrivata attraverso il lavoro di Rosangela Paparella e dell’APS Sud Est Donne.

– INGRESSO LIBERO | OBBLIGO DI MASCHERINA | OBBLIGO DI GREEN PASS –

Per l’occasione è inaugurato anche il mercatino di Natale, con i prodotti DeA (Donne e Autodeterminazione): il ricavato della vendita verrà destinato a sostenere i percorsi di autonomia delle donne vittime di violenza.

Per info: 3317443573

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